Il fenomeno dell’acquisto online di generi alimentari, tra cui frutta e verdura bio, è cresciuto tantissimo durante i mesi di lockdown, ma già da prima si stava consolidando come nuova abitudine. In questo articolo scopriamo insieme come questa scelta riesce a unire freschezza, supporto ai produttori del territorio italiano e comodità!
Nel bene e nel male, il 2020 è un anno che ha cambiato sia noi che alcune delle nostre abitudini: forse una delle immagini che ricorderemo più a lungo sono le file interminabili all’esterno dei supermercati, insieme alla difficoltà di fare le proprie spese tra guanti, gel igienizzante e tante altre piccole accortezze. Inoltre, molti di noi, per precauzione nei confronti del possibile contagio, sono migrati su modalità online di acquisto per gli articoli per il tempo libero, il fai-da-te-, etc., ma la vera novità è rappresentata dal balzo in avanti fatto dalla spesa sul web di beni alimentari. Sono tanti infatti i prodotti reperibili online con i quali creare fantastiche ricette. Scopri per esempio la nostra ricetta per la torta al limone.
Secondo il Rapporto Coop 2020, l’e-grocery (la spesa attraverso lo smartphone) è cresciuta del 132%, tanto che è facile prevedere che i 2,7 miliardi di euro, definibili come l’obiettivo di settore del 2025, saranno raggiunti già nei primi mesi del 2021.
È forse banale sottolineare come questo esito sia stato reso possibile dalle nostre consuetudini che hanno subito una battuta di arresto e che sono dovute mutare ma, tutto sommato, in alcuni frangenti il cambiamento è di segno positivo!
I mesi di lockdown, infatti, oltre al più alto ricorso all’online per gli acquisti, hanno influito positivamente anche su un’altra tendenza: quella di comprare frutta e verdura online, infatti, ha rappresentato una delle voci di spesa che sono cresciute di più durante tutto il periodo.
Secondo l’analisi dell’osservatorio “The world after lockdown” di Nomisma e Crif, un italiano su tre (l’indagine è stata fatta su un campione di 1.000 cittadini) ha dichiarato un aumento della quantità di frutta e verdura nella composizione del proprio paniere.
I motivi alla base di questa trasformazione sono, con ogni probabilità, i valori salutari associati ai prodotti ortofrutticoli, nonché la maggiore disponibilità di tempo libero per sperimentare in cucina e la voglia di usare materie prime al posto di cibi e piatti pronti.
Più volumi di spesa sul web e un consumo più alto di frutta e verdura hanno determinato quindi un’ulteriore tendenza, e cioè comprare frutta e verdura online, una strada che nei mesi di lockdown è stata praticata da una famiglia su quattro.
È un dato che riflette lo scenario del cresciuto interesse per la salute e il benessere, unito ai temi di sicurezza alimentare, filiera corta e anche di solidarietà verso i produttori del territorio italiano: tutti elementi che forse continueranno a guidare le nostre scelte di acquisto anche in futuro.
Ci siamo più volte ripetuti che ne saremmo usciti migliori… E a quanto pare in qualcosa stiamo davvero migliorando!
Sempre secondo i dati del Rapporto Coop 2020, infatti, il 56% di famiglie (8,4 milioni) ha cambiato radicalmente rispetto alla sicurezza della tecnologia e ora la utilizza molto di più, la filiera corta è diventata fondamentale per il 50% degli italiani e oltre il 36% dichiara che si impegnerà ad aumentare l’acquisto di cibi green.
Oltre a questo, è tornata anche una maggiore attenzione alla bottega e al piccolo negozio di quartiere, dove il rapporto diretto e la consapevolezza di aiutare l’economia locale sono gli elementi determinati per l’acquisto.
Non possiamo essere certi che questa nuova consapevolezza farà parte integrante del nostro futuro di consumatori e cittadini, ma ci sono segnali positivi che vanno in questa direzione e ci fanno sperare per il meglio. E quindi, se ci va di continuare a comprare frutta e verdura online, forse potremmo chiederci: sì, ma dove?
Ma possiamo fidarci del fatto che i prodotti siano davvero biologici?
Come già spiegato nell’articolo sulla certificazione con logo biologico, i meccanismi di controllo sono molto severi: gli organismi riconosciuti dal Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) intervengono lungo tutta la filiera – dalla produzione alla vendita – per “sorvegliare” che vengano applicate tutte le norme del biologico.
In definitiva…
In questi mesi abbiamo fatto un po’ più nostra questa abitudine comoda e allo stesso tempo salubre di fare acquisti: e allora, perché non continuare? Basta allungarsi sul divano, prendere il tablet, lo smartphone o il pc e andare a comprare frutta e verdura online… Restando sul divano!
Fonti:
[1] https://www.italiani.coop/rapporto-coop-2020-anteprima-digitale/
[2] https://www.ilsole24ore.com/art/consumo-frutta-e-verdura-fresca-aumentato-il-lockdown-ADla4AU
[3] https://www.nomisma.it/servizi/osservatori/osservatori-realizzati-ad-hoc/osservatorio-lockdown/