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metodi di cottura

Metodi di cottura, conoscerli per una cucina più varia

Amate cucinare e inventare nuove ricette… Ma lo sapete che per preparare i cibi in modi originali basta semplicemente provare diversi metodi di cottura? Scopriamoli insieme!

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Non tutti sanno che i metodi di cottura rivestono un ruolo fondamentale nel determinare il sapore e la consistenza dei piatti. Conoscere i diversi tipi di cottura è importante non solo per arricchire le proprie abilità culinarie e per stupire gli ospiti a tavola, ma vi permetterà anche di capire quali sono le tecniche più adatte ad esaltare le qualità dei diversi cibi. Che siate cuochi alle prime armi o esperti chef, scoprire i diversi tipi di cotture vi aiuterà a trasformare ogni pasto in un’esperienza unica! Nelle prossime righe, scoprirete quali sono le tecniche di cottura più adatte per preparare ogni cibo.

 

Bollitura

metodi di cottura bollitura

La bollitura è uno dei tipi di cottura dei cibi più antichi e più semplici da realizzare. Consiste nel portare a ebollizione l’acqua in una pentola e nell’immergervi gli ingredienti finché non saranno completamente cotti. Potete utilizzare una classica pentola in acciaio o in alluminio e cuocere alla temperatura di ebollizione dell’acqua, ossia 100°C. Se volete accorciare i tempi, potete utilizzare una pentola a pressione, così da raggiungere in poco tempo anche i 120°C.

Questa tecnica si presta alla cottura di numerosi cibi: pasta, riso, uova, carne, pesce, legumi, verdure e frutta a guscio. La bollitura non richiede l’aggiunta di particolari condimenti grassi, quindi risulta un metodo di cottura piuttosto leggero. Potete aggiungere agli alimenti in cottura il sale oppure gli aromi e le spezie che preferite. Inoltre, la quantità di acqua da aggiungere può variare in base ai cibi che andrete a cuocere. Ad esempio, verdure e legumi richiedono poca acqua, così da preservare il loro apporto di sali minerali. Al contrario, se preparate zuppe o bolliti di carne e di pesce, sarà necessario abbondare con l’acqua per creare un gustoso brodo.

In base alla tecnica di cottura utilizzata, la bollitura può essere, a sua volta, distinta in tre varianti: affogatura, lessatura e sbollentatura.

 

Affogatura

L’affogatura è un tipo di cottura molto lenta, in cui l’acqua calda non viene mai portata a ebollizione. Per insaporire i cibi, si può creare un fondo con aromi e verdure di vario tipo come aglio e cipolla. Questo è un tipico metodo di cottura dell’uovo in camicia. Se siete curiosi di sapere come si prepara, vi proponiamo di seguito la ricetta. Se invece cercate altre idee su cosa fare con le uova, leggete il nostro articolo.

 

Uovo in camicia

affogatura uova in camicia

Ingredienti per 1 persona:

Procedimento:

  1. In un tegame, versate dell’acqua assicurandovi che rimanga uno spazio di circa 5 cm dal bordo.
  2. Accendete il fuoco a fiamma media e versate l’aceto di vino e il sale.
  3. Attendete che l’acqua bolla e che il sale si sciolga, quindi abbassate il fuoco e mescolate.
  4. Create un vortice col mestolo e rompetevi al centro un uovo, lasciandolo cuocere per circa 2 minuti.
  5. Trascorso questo tempo, utilizzate una schiumarola per estrarre l’uovo e scolarlo.
  6. Servite in un piatto il vostro uovo in camicia e accompagnatelo con i contorni che più preferite!

 

Lessatura

La lessatura è una variante della bollitura e si distingue da quest’ultima per il fatto che i cibi vengono immersi in acqua fredda e, solo in seguito, l’acqua viene riscaldata e portata a ebollizione. Molti alimenti possono essere preparati con questo metodo di cottura come ortaggi, verdura e frutta secca. Provate, ad esempio, la ricetta delle castagne lessate.

 

Castagne lesse

castagne lesse

Ingredienti per 4 persone:

  • 600 g di castagne Almaverde Bio
  • 3 foglie di alloro
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva o di semi di girasole

Procedimento:

  1. Utilizzate un panno asciutto per pulire bene le castagne.
  2. Versate l’acqua fredda in una pentola e immergetevi le castagne.
  3. Aggiungete le foglie di alloro.
  4. Accendete il fuoco a fiamma moderata e coprite la pentola con un coperchio.
  5. Lasciate cuocere per circa 45 minuti.
  6. Con una forchetta, controllate la consistenza: se risultano dure, lasciatele cuocere ulteriormente.
  7. Una volta che avranno raggiunto una consistenza abbastanza morbida, scolate le castagne.
  8. Disponetele su un panno e aspettate pochi secondi che si raffreddino.
  9. Con un coltello, sbucciate la corteccia e la pellicina.
  10. Se volete conservarle, potete spennellarle con dell’olio così da mantenerle morbide per una settimana, altrimenti potete gustare le vostre castagne lesse sul momento!

 

Sbollentatura

La sbollentatura è un metodo di cottura utile a rendere gli alimenti teneri prima di sottoporli ad altre tecniche di cottura o al congelamento domestico. Consiste nell’immergere i cibi in acqua bollente per un tempo molto breve, che può variare dai 30 secondi ai 3 minuti. Non appena l’acqua riprende a bollire, gli alimenti vanno estratti dall’acqua. Questo metodo serve per intenerire i cibi, in particolare le verdure. Provate, ad esempio, a sbollentare gli spinaci.

 

Spinaci sbollentati

spinaci sbollentati

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Lavate bene gli spinaci sotto acqua corrente.
  2. Versate abbondante acqua e del sale in una pentola, quindi portate a ebollizione.
  3. Tuffate gli spinaci e lasciateli cuocere senza coprire con un coperchio.
  4. Fate cuocere per un tempo che va dai 30 secondi ad un massimo di 3 minuti e spegnete il fuoco quando l’acqua riprende a bollire.
  5. Scolate gli spinaci aiutandovi con una schiumarola.
  6. Trasferiteli in una pentola con acqua ghiacciata e attendete che si raffreddino.
  7. Potete servire così i vostri spinaci sbollentati con l’aggiunta di un filo d’olio oppure potete sbollentarli per renderli teneri e utilizzarli in numerosissime ricette.

 

Cottura al vapore

cottura vapore

Molto utilizzata nelle cucine orientali, la cottura al vapore è arrivata in Occidente nella seconda metà degli anni Settanta grazie alla nouvelle cuisine e, più di recente, il boom dei ristoranti orientali l’ha resa popolarissima anche in casa. Questa tecnica è prevalentemente usata per alcune categorie di cibi, in particolare: verdure, pesce, crostacei, carne rossa e riso.

Si tratta di una tecnica di cottura che sfrutta la convezione. Il calore viene trasmesso attraverso un mezzo intermedio posto tra il generatore termico e il cibo da cuocere, facendo sì che si crei una miscela gassosa composta da vapore acqueo e aria. Per sperimentare questo metodo di cottura si possono usare diversi strumenti: pentole a pressione, vaporiere oppure casseruole o marmitte con apposito cesto per cottura al vapore. La caratteristica principale di questo metodo di cottura è che il fuoco deve rimanere moderato per tutto il tempo, in modo da limitare la possibilità che il liquido in ebollizione tocchi il cestello.

La cottura al vapore è considerata tra i metodi di cottura più salutari per molti motivi:

  • viene preservato al massimo il contenuto di nutrienti dell’alimento, essendo un metodo di cottura a bassa temperatura
  • la lentezza e l’uniformità nella trasmissione del calore impediscono la formazione di sostanze difficili da digerire
  • non richiede l’aggiunta di grassi in cottura come oli e condimenti, che possono eventualmente essere aggiunti a crudo
  • gli alimenti risultano più digeribili
  • è una cottura considerata green ed economica, poiché riduce al minimo il consumo energetico e consente un notevole risparmio di tempo.

Una volta che avrete scoperto i numerosi benefici di questo metodo, non vi resta che sperimentare svariati piatti in cucina. Ad esempio, la cottura al vapore è uno dei più gettonati metodi di cottura del riso in Cina. Se siete curiosi di scoprire come si prepara, leggete tutti i passaggi della ricetta del riso al vapore.

 

Riso al vapore

riso al vapore

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di riso Ribe
  • 200 g di acqua
  • Q.b. di sale

Procedimento:

  1. Sciacquate bene il riso.
  2. Versate l’acqua con un pizzico di sale in una pentola.
  3. Inserite all’interno della pentola un apposito cestello per cottura a vapore e versate il riso.
  4. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere finché non bolle.
  5. Quando l’acqua comincia a bollire, sollevate il cestello e rimuovete un poco d’acqua in modo tale che arrivi a non toccare il cestello.
  6. Riposizionate il cestello e lasciate cuocere per il tempo di cottura riportato in confezione.
  7. Rimuovete il cestello e lasciate raffreddare il riso.
  8. Servite il vostro riso cotto al vapore, da accompagnare alle verdure o a portate di carne e pesce.

 

Cottura brasata

cottura brasata

La cottura brasata è un metodo di cottura che risale alle tradizioni rurali piemontesi. “Brasare” deriva dal termine dialettale “brasa”, ossia la brace, perché anticamente la pentola in cui veniva cotta la carne veniva circondata dalle braci e lasciata sul fuoco per molte ore, allo scopo di renderla il più tenera possibile.

Oggi per replicare questa tecnica basta impostare il forno su calore medio e cuocere il cibo dentro un contenitore chiuso con il coperchio, chiamato brasiera. L’aspetto più caratteristico di questo metodo di cottura è la combinazione di fonti di calore diverse grazie all’utilizzo di questo tipico tegame, che determina che l’alimento venga cotto in parte per immersione nel liquido di cottura e in parte al vapore.

Nel brasato tradizionale, l’alimento viene prima rosolato in una sostanza liquida, che può essere leggera (acqua, vino o brodo) o più grassa (panna, olio o burro), insieme a verdure e aromi che andranno a insaporire. Si tratta di un tipo di cottura che può comunque risultare leggera se si limita o si evita l’utilizzo di sostanze grasse. La brasatura unisce, quindi, due cotture: la rosolatura e la lessatura.

La tecnica brasata è ottima per la cottura della carne, ma può essere praticata anche per preparare legumi, ortaggi e verdure come indivia, zucca, finocchi, carciofi, patate, sedano, cardi e scarola. Quando preparate le verdure brasate vi consigliamo di non tagliarle a piccoli pezzi ma, al contrario, sarebbe meglio lasciarle intere. I legumi e gli ortaggi andrebbero cotti in dei recipienti idonei: casseruole di alluminioghisa o coccio, coronate da un coperchio a tenuta stagna.

Vi consigliamo di provare alcune ricette tipiche di questo metodo di cottura, come la zuppa di fagioli e il brasato di carne.

 

Zuppa di fagioli in coccio

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Lasciate i fagioli in ammollo per circa 12 ore.
  2. Dopo questo lasso di tempo, scolate e sciacquate i fagioli.
  3. Inserite i legumi nel coccio e copriteli con acqua fredda.
  4. Insaporite con uno spicchio d’aglio, i semi di finocchio, il peperoncino e alcuni granelli di pepe.
  5. Accendete il fuoco a fiamma bassa e lasciate bollire.
  6. Se notate che si forma la schiuma, rimuovetela con una schiumarola.
  7. Coprite con un coperchio ma lasciate uno spiraglio.
  8. Proseguite la cottura per un totale di 90 minuti.
  9. A fine cottura, spegnete il fuoco e aggiustate di sale.
  10. Servite con un filo d’olio i vostri fagioli nel coccio.

La zuppa di fagioli è squisita come piatto unico, ma se siete amanti di questi legumi potete accompagnarli anche ad altri numerosi ingredienti. Scoprite tutti i nostri consigli su cosa abbinare ai fagioli!

 

Brasato di manzo

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Chiudete all’interno di un sacchetto fatto di garza sterile i chiodi di garofano, la cannella e i grani di pepe.
  2. Con lo spago da cucina, legate insieme il rosmarino e le foglie di alloro.
  3. Sciacquate bene le carote, la cipolla e il sedano.
  4. Tagliate le carote, la cipolla e il sedano a cubetti.
  5. Inserite all’interno di una ciotola la carne, le verdure, gli aromi e il sacchetto.
  6. Versate il vino rosso fino a coprire interamente gli ingredienti.
  7. Rivestite con la pellicola e lasciate riposare in frigo per un tempo che può oscillare dalle 8 alle 12 ore.
  8. Dopo questo lasso di tempo, scolate il sughetto e tenetelo da parte.
  9. Rimuovete la carne e asciugatela con la carta assorbente da cucina.
  10. Riscaldate una padella e aggiungete una noce di burro da lasciare sciogliere.
  11. Inserite la carne e lasciatela cuocere pochi minuti, muovendola e rigirandola da entrambi i lati.
  12. Mettete la carne e un poco di sughetto di cottura in un’altra pentola.
  13. Accendete la fiamma a fuoco medio e aggiungete le verdure.
  14. Lasciate cuocere per 15 minuti.
  15. Trascorso il tempo di cottura, aggiungete un pizzico di sale e coprite la carne con il sughetto fino a metà.
  16. Chiudete con il coperchio e lasciate bollire per circa 1 ora.
  17. Rimuovete la carne dalla pentola e tenetela da parte in un piatto.
  18. Frullate insieme le verdure e il sugo della cottura.
  19. Affettate la carne e disponetela nei piatti.
  20. Guarnite con la salsa e servite il vostro brasato di manzo!

 

Cottura stufata

La denominazione di cottura stufata probabilmente deriva dal fatto che un tempo i nostri nonni utilizzavano la stufa per cuocere molti alimenti sfruttando il suo calore delicato e continuato.

La stufatura consiste in un metodo di cottura a bassa temperatura, che può durare più o meno a lungo a seconda delle caratteristiche degli alimenti. Questa tecnica prevede l’uso di un recipiente con un coperchio che mantiene il calore e ne evita la dispersione. I cibi stufati cuociono utilizzando i propri liquidi e grassi naturali fino a creare un sughetto, senza la necessità di un eccessivo condimento. Cuocendo dolcemente grazie all’uso di un recipiente chiuso, gli alimenti assorbono in profondità gli aromi e acquisiscono maggiore sapore.

In generale, i cibi vengono stufati a freddo, mettendoli nel tegame con poco condimento e facendoli cuocere a fuoco lento. In seguito, va aggiunta una piccola quantità di acqua e di condimento cosicché gli alimenti si stufino e comincino da subito a rilasciare acqua. Grazie alla copertura, il vapore acqueo prodotto resterà all’interno e contribuirà a mantenerli umidi. Nel caso degli ortaggi, non è necessario aggiungere ulteriore acqua in cottura, in quanto ne rilasciano a sufficienza.

La stufatura è un metodo di cottura che può essere utile nel caso di verdure con tempi di cottura lunghi o anche soltanto se vogliamo ottenere un piatto saporito e di consistenza sugosa. I cibi più adatti a questo metodo di cottura sono: ragù, carne, pesce, verdure. Vediamo insieme la ricetta di un piatto che si presta benissimo a questo metodo di cottura: lo stufato di carne e patate.

 

Stufato di vitello e patate

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Pelate le patate e tagliatele a pezzetti uniformi.
  2. Inserite i cubetti di vitello in una ciotola e cospargeteli di farina.
  3. Tagliate gli spicchi d’aglio a metà.
  4. Fate scaldare 3 cucchiai di olio e 2 spicchi d’aglio in una casseruola.
  5. Dopo alcuni minuti, aggiungete l’alloro, il rosmarino e la salvia, quindi mescolate.
  6. Inserite nella casseruola anche la carne e alzate la fiamma al massimo per pochi minuti.
  7. Aggiungete i pezzetti di patate e lasciate cuocere per una manciata di minuti.
  8. Versate il vino bianco e lasciate sfumare.
  9. Una volta che il vino sarà evaporato, abbassate la fiamma al minimo e cuocete per circa 40 minuti.
  10. Unite di tanto in tanto dell’acqua bollente per evitare che la carne si attacchi alla pentola.
  11. Aggiungete un pizzico di sale in cottura e mescolate.
  12. Trascorso il tempo necessario, spegnete il fuoco e servite il vostro brasato di vitello e patate!

 

Cottura al forno

La cottura al forno prevede l’utilizzo di questo strumento, che ritroviamo in ogni cucina, per sfruttare il calore secco in modo da raggiungere una temperatura che può oscillare tra i 150°C e i 250°C. Il calore secco permette la formazione di una crosticina che darà un tocco croccante a tutti i cibi. È consigliabile stendere la carta forno sulla teglia prima di preparare i cibi alla cottura. Si possono sperimentare alcune varianti di cottura con il forno standard: cottura classica, al sale o al cartoccio.

 

Cottura classica

Il forno standard può essere impostato in tre diverse modalità, in base alle quali viene conferita una specifica consistenza ai cibi. Le modalità di impostazione del forno sono principalmente tre:

  • forno statico. Il calore si diffonde in maniera lenta, uniforme e delicata. È un metodo di cottura particolarmente indicato per ricette che richiedono tempi lunghi, con cibi che risulteranno soffici e privi di crosticine esterne, come pane, torte e biscotti
  • forno ventilato. Questa modalità consiste nell’utilizzo della ventola del forno per far sì che il calore si distribuisca velocemente in modo uniforme e che si formi una superfice croccante. Questa cottura è ottima per arrosti, ortaggi e verdure gratinate
  • forno con modalità grill. Questo sistema sfrutta la resistenza superiore del forno per infondere ai cibi un calore diretto in modo da creare una superficie gratinata e croccante. La modalità grill è perfetta come metodo di cottura del pesce e della carne, per gratinare cibi come verdure e crostini o per dare un tocco croccante alla pasta al forno e alle lasagne. L’utilizzo del forno può essere un originale metodo di cottura della pasta per stupire i vostri ospiti a un pranzo o a una cena speciale! Se volete preparare delle lasagne perfette, seguite tutti gli step della nostra ricetta.

 

Lasagne

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Scaldate una padella e lasciate rosolare la pancetta a cubetti.
  2. Tritate il sedano, la carota e la cipolla a piccolissimi pezzi.
  3. Aggiungete l’olio d’oliva e le verdure in padella, quindi mescolate.
  4. Lasciate cuocere qualche minuto per creare un soffritto.
  5. Versate in padella la carne tritata e mescolate per circa 5 minuti.
  6. Aggiungete il vino rosso e lasciate sfumare 5 minuti.
  7. Versate anche la passata di pomodoro e aggiungete sale e pepe, quindi mescolate.
  8. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma molto bassa per un’ora e mezza.
  9. Aggiungete il latte e cuocete per altri 5 minuti, fino a ottenere una consistenza cremosa.
  10. Spegnete il fuoco e lasciate riposare.
  11. Cominciate a versare il ragù sul fondo di una pirofila.
  12. Posizionateci sopra una sfoglia e ricoprite con altro ragù, aggiungendo qualche cucchiaiata di besciamella e una spolverata di formaggio grattugiato.
  13. Ripetete la stessa operazione formando vari strati di sfoglia, ragù, besciamella e formaggio.
  14. Cospargete l’ultimo strato con abbondante besciamella e formaggio grattugiato, in modo da formare una crosta gratinata.
  15. Preriscaldate il forno a 180°C e cuocete le vostre lasagne per circa 40 minuti. Se desiderate ottenere una crosta croccante, impostate la modalità grill.
  16. Attendete che si raffreddino qualche minuto e servite le vostre lasagne!

 

Cottura al sale

La cottura al sale è un metodo di cottura che permette di mantenere i cibi morbidi e succosi; perciò, è particolarmente indicato per cuocere pesce, pollo e carne. La tecnica consiste nel ricoprire l’alimento con uno strato di sale grosso, che in cottura creerà una sorta di rivestimento che permette di isolare il cibo e di farlo cuocere uniformemente. Non fatevi ingannare dal nome, non c’è alcun rischio che il sale penetri all’interno e renda i cibi troppo saporiti. Uno dei piatti che più si prestano a questa tipologia di cottura è l’orata. Vediamo insieme la ricetta per un’orata al sale con i fiocchi!

 

Orata al sale

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 orate Almaverde Bio da 500 g sviscerate e non squamate
  • 2,5 kg di sale grosso
  • 1 mazzo di timo
  • Q.b. d’olio extravergine d’oliva

Procedimento:

  1. Sciacquate a fondo l’esterno e l’interno delle orate e asciugatele con carta assorbente.
  2. In una ciotolina, mescolate insieme il sale e alcune foglie di timo.
  3. Distribuite il composto che avete creato sul fondo di una teglia.
  4. Posizionate sul sale i due pesci.
  5. Inserite delle foglioline di timo avanzate all’interno della pancia delle orate.
  6. Ricoprite i pesci con il sale.
  7. Preriscaldate il forno e cuocete a 180°C per circa 40 minuti.
  8. Sfornate e frantumate la crosta di sale che si sarà formata attorno ai pesci.
  9. Posizionate le orate su un tagliere e ripulitele rimuovendo la testa, le lische e la pelle.
  10. Servite nei piatti da portata l’orata al sale con un filo d’olio.

 

Cottura al cartoccio

La cottura al cartoccio prevede che l’alimento venga avvolto e chiuso nella carta forno o nell’alluminio o a volte in entrambi, creando una sorta di pacchetto. In questo modo, i vapori prodotti dagli ingredienti non si disperdono e i cibi ottengono una consistenza delicata e uniforme. È l’ideale per cuocere carne, pesce e verdure avvolgendole in un involucro che potrete aprire direttamente a tavola. Tra le tante ricette con pesce, è molto popolare la spigola al cartoccio: scoprite la nostra ricetta!

 

Spigola al cartoccio

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Tritate l’aglio e il prezzemolo.
  2. Aggiungete al trito un pizzico di sale, pepe e origano e tenetelo da parte.
  3. Spezzate le foglie d’alloro.
  4. Tagliate i due limoni in quattro pezzi.
  5. Sciacquate a fondo le spigole e rimuovete le pinne e la coda.
  6. Disponete su una teglia quattro fogli di alluminio abbastanza grandi da avvolgere ciascun pesce.
  7. Su ogni foglio di alluminio, posizionate anche un foglio di carta forno.
  8. Posizionate il pesce sui fogli e riempiteli con un filo d’olio, le foglie d’alloro spezzettate e il trito d’aglio.
  9. Inserite 2 spicchi di limone dentro la pancia dei pesci e disponete i restanti pezzi all’esterno.
  10. Potete utilizzare il restante trito e olio per condire
  11. Chiudete il cartoccio, ma assicuratevi di lasciare uno spiraglio per far fuoriuscire il vapore.
  12. Ponete i cartocci su una teglia e infornate.
  13. Cuocete a 180°C per circa 50 minuti.
  14. A metà cottura, capovolgete i pesci per farli cuocere da entrambi i lati.
  15. Al termine della cottura, potete servire calda la vostra spigola al cartoccio e lasciare che i vostri ospiti a tavola la schiudano!

 

Cottura in forno a microonde

Il forno a microonde si distingue da quello tradizionale perché non produce calore, bensì utilizza delle onde elettromagnetiche che fanno agitare le molecole d’acqua contenute nei cibi, generando calore. Questo strumento è tipicamente usato per riscaldare o scongelare i cibi, ma può essere usato anche per cuocere velocemente alcuni cibi come verdure e pesce. In alcuni forni, è possibile anche impostare una funzione combinata tra microonde e grill oppure microonde e ventilazione, così da cuocere ottenendo anche un effetto croccante o gratinato. Con il forno a microonde si possono sperimentare anche varie ricette rapide di dolci, ad esempio il brownie. Scoprite come prepararlo in pochi veloci step!

 

Brownie al microonde

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di cioccolato 70% fondente
  • 200 g di zucchero di canna
  • 150 g di burro
  • 150 g di farina 00 Almaverde Bio
  • 40 g di cacao amaro in polvere
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 3 gocce di essenza di vaniglia
  • Q.b. di sale

Procedimento:

  1. Ungete una piccola teglia con il burro.
  2. In una ciotola, spezzettate il cioccolato fondente.
  3. Aggiungete al cioccolato anche del burro tagliato in piccoli pezzi.
  4. Scaldate in forno a microonde a 300 watt per circa 2 minuti, così da fare fondere il composto.
  5. Rimuovete dal microonde e mescolate con una frusta per 2 minuti, finché non scompariranno completamente i grumi di cioccolato.
  6. Rompete le uova in una ciotola e mescolatele con una frusta insieme allo zucchero e al cacao amaro in polvere.
  7. Dopo alcuni secondi, aggiungete la farina, il lievito, il sale e la vaniglia e continuate a mescolare.
  8. Unite anche il cioccolato e il burro e amalgamate bene.
  9. Posizionate sulla teglia unta un foglio di carta forno.
  10. Versate il composto nella teglia e lasciate cuocere con modalità combinata microonde e grill per 12 minuti a una potenza medio alta.
  11. Rimuovete la teglia e lasciate riposare per alcuni minuti.
  12. Capovolgete il tortino in un piatto e servite il vostro brownie al microonde!

Se questa ricetta vi ha ispirato, non potrete fare a meno di provare anche la nostra ricetta del brownie al cioccolato con anacardi, realizzata con il forno tradizionale.

 

Frittura

frittura

La frittura è uno dei metodi di cottura più amati in molte regioni italiane poiché conferisce un particolare sapore ai cibi. Questa tecnica prevede l’immersione del cibo in un olio o in un grasso bollente che è stato portato a temperature molto elevate, intorno ai 170-190°C. Il cibo va lasciato in cottura finché il calore non forma una croccante crosta esterna, mentre lascia una consistenza soffice all’interno. Per le sue caratteristiche, questo metodo si presta alla preparazione di molti cibi come carne, pesce, ortaggi, verdure e dolci, per esempio ciambelline e frittelle. Una variante di frittura più lenta è quella del soffritto: si ottiene mantenendo il fuoco a temperature più basse, attorno ai 120-140°C, girando frequentemente gli alimenti da entrambi i lati e ricoprendo la padella con un coperchio per non disperdere l’umidità. Il soffritto di verdure composto da cipolle, aglio, sedano o carote crea un’ottima base per preparare tanti piatti di vario tipo.

In generale, la frittura è una cottura che sicuramente conferisce un gusto unico ai cibi, ma non bisogna abusarne poiché qualsiasi olio portato a temperature molto alte può ossidarsi e favorire la formazione di sostanze tossiche, in particolare l’acroleina. Per evitare di correre questo rischio, basta seguire alcuni piccoli accorgimenti:

  • scegliere l’olio d’oliva, di arachidi o di girasole, che resistono ad alte temperature
  • evitare di riutilizzare l’olio della frittura
  • assicurarsi che la temperatura rimanga costante servendosi di un termometro.

Seguendo questi consigli, potete dedicarvi alla preparazione di tanti piatti fritti! Provate, per esempio, la nostra ricetta delle frittelle ai fiori di zucca.

 

Frittelle ai fiori di zucca

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di fiori di zucca
  • 200 g di birra o acqua fredda
  • 180 g di farina Almaverde Bio
  • 7 foglie di basilico
  • 1 cucchiaio di formaggio Pecorino o Parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di lievito istantaneo per torte
  • 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
  • Q.b. di olio di semi d’arachidi
  • Q.b. di pepe
  • Q.b. di sale

Procedimento:

  1. Pulite i fiori di zucca rimuovendo il pistillo e la parte dura accanto al gambo.
  2. Sciacquate e asciugate con carta assorbente.
  3. Tagliate a pezzetti i fiori di zucca.
  4. In una ciotola, versate la farina, il lievito e la birra o l’acqua.
  5. Amalgamate bene il tutto.
  6. Aggiungete un filo d’olio d’oliva, il Pecorino o il Parmigiano grattugiato, il sale e il pepe.
  7. Unite anche i fiori di zucca e mescolate.
  8. Coprite la pastella e lasciate riposare dai 30 ai 60 minuti.
  9. Versate l’olio di semi d’arachidi in una padella e lasciate riscaldare, fino a raggiungere i 170°C.
  10. Prendete con un cucchiaio un poco di composto e cominciate a friggere alcune pastelle alla volta.
  11. Giratele per renderle dorate e croccanti da entrambi i lati.
  12. Lasciate cuocere pochi minuti e ripetete l’operazione fino ad ottenere una decina di frittelle.
  13. Quando vi sembrano abbastanza dorate, scolatele sulla carta assorbente.
  14. Servite delle deliziose frittelle ai fiori di zucca!

 

Frittura ad aria

La frittura ad aria, detta anche air frying, prevede l’utilizzo della friggitrice ad aria: uno strumento che sfrutta l’utilizzo di aria calda circolante ad alta velocità per simulare l’effetto di una frittura tradizionale e ottenere una consistenza croccante dei cibi. La principale differenza con una classica frittura è che non richiede l’utilizzo di olio o può prevederne solo una piccola quantità. Per questo motivo, è una tecnica adatta alla cottura di cibi che tipicamente verrebbero fritti, ma che in questo modo risulteranno molto più leggeri. La frittura ad aria può essere considerata un’alternativa valida ai classici sistemi di cottura degli ortaggi, come per le patatine fritte. Tra le varie ricette con patate che potrete realizzare, non esitate a provare la nostra ricetta delle patatine fritte in friggitrice ad aria. Seguite gli step nelle prossime righe!

 

Patatine fritte in friggitrice ad aria

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Pelate le patate.
  2. Tagliate le patate a bastoncini di dimensioni uniformi.
  3. Riempite una ciotola con dell’acqua fredda e versateci dentro le patate a pezzetti.
  4. Lasciate in ammollo per circa 1 ora, in modo che rilascino il loro amido.
  5. Assicuratevi di cambiare l’acqua circa 3 volte.
  6. Scolatele patate e asciugatele con carta assorbente.
  7. Trasferite le patate in un recipiente pulito.
  8. Aggiungete un filo d’olio e amalgamate bene con una posata.
  9. Inserite i bastoncini di patate in friggitrice ad aria.
  10. Preriscaldate la friggitrice ad aria a 200°C e cuocete per circa mezz’ora.
  11. Per renderle dorate in maniera uniforme, agitate il cestello ogni 10 minuti.
  12. Una volta trascorso il tempo di cottura, servite le vostre patatine fritte con un pizzico di sale e con delle salse a piacimento.

 

Cottura in padella

La cottura che prevede l’utilizzo di una padella in alluminio, acciaio o ghisa è molto apprezzata perché è estremamente versatile. Infatti, la tipica padella dalla superficie liscia e rotonda e dai bordi rialzati si presta alla preparazione di soffritti, frittate, sughi, verdure saltate, carne e pesce. Questa tecnica di cottura semplice permette di cuocere i cibi a contatto diretto con una superficie calda e prevede l’utilizzo di una fonte di grassi, come l’olio o il burro, per evitare che gli alimenti si attacchino al fondo. La padella permette di cuocere con una distribuzione uniforme del calore, regolando la fiamma.

Utilizzando una padella antiaderente, potete anche dorare la superficie degli alimenti eseguendo una rosolatura: gli alimenti vengono cotti in un grasso, ad esempio l’olio, a fuoco molto vivace e per lungo tempo. Una volta che si crea una crosticina, i pezzi di cibo vanno girati, in modo da ottenere una doratura uniforme.

Per sperimentare delle ricette con la rosolatura, provate il peposo, piatto tipico della cucina toscana. Continuate a leggere per seguire gli step di questa ricetta sfiziosa!

 

Peposo

Ingredienti per 4 persone:

  • 1,4 kg di manzo cappello del prete
  • 500 g di vino rosso
  • 10 grani di pepe nero
  • 4 spicchi d’aglio Almaverde Bio
  • Q.b. di olio extravergine d’oliva

Procedimento:

  1. All’interno di una garza, posizionate dei granelli di pepe e chiudete con uno spago formando un pacchettino.
  2. Tagliate la carne a striscette uniformi, lunghe circa 4 cm e spesse 3 cm. Non rimuovete il grasso, in modo da farlo sciogliere in cottura.
  3. Sbucciate l’aglio.
  4. Lasciate scaldare sul fuoco una padella antiaderente.
  5. Versate in padella le fettine di carne, l’aglio e il sacchetto con il pepe.
  6. Mescolate e lasciate cuocere per 10 minuti.
  7. Trascorso questo tempo, aggiungete il vino rosso e coprite la padella con un coperchio.
  8. Ponete la fiamma al minimo e lasciate cuocere per 2 ore.
  9. Aggiustate di sale e amalgamate bene.
  10. Lasciate cuocere ulteriormente per 2 ore, assicurandovi di mescolare spesso.
  11. Una volta che il sughetto si sarà asciugato, rimuovete il sacchetto con il pepe.
  12. Servite a tavola e gustate il peposo!

 

Cottura alla griglia

La cottura alla griglia prevede l’utilizzo di un particolare tipo di padella, ossia una griglia metallica, che viene posizionata sopra una fonte diretta di calore, che può essere brace, carbone, gas o resistenza elettrica. Per chi non ha modo di preparare un barbecue all’esterno, può essere utile usare un apposito strumento detto bistecchiera, nelle sue varianti in ghisa o alluminio, preferibilmente antiaderente.

Questa cottura avviene per irraggiamento, cioè senza un contatto diretto tra i cibi e la fonte di calore. La griglia deve essere costituita da una superficie aperta e rialzata, che permette al grasso di gocciolare e fa sì che il cibo entri a contatto solo con le barre metalliche e si creino le tipiche strisce scure. Utilizzando il carbone o la legna, si creano dei fumi che conferiscono un sapore affumicato. Essendo una tecnica di cottura a temperature elevate, è necessario prestare attenzione a non carbonizzare i cibi ed eventualmente rimuovere le parti bruciate, che possono risultare tossiche. Con questa tecnica, il sale non andrebbe aggiunto prima della cottura, poiché potrebbe favorire la fuoriuscita di liquidi dai cibi. Inoltre, dopo la cottura, ricordate di pulire a fondo la griglia utilizzando un apposito detersivo o del limone.

La griglia è perfetta per carni rosse, bistecche, hamburger, salsicce, pollo, pesce e verdure come peperoni, zucchine e melanzane. Se vi è già venuta l’acquolina in bocca, vi proponiamo la ricetta per una grigliata di verdure squisita.

 

Verdure grigliate

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

  1. Sciacquate bene le melanzane, i peperoni, i pomodori e le zucchine.
  2. Asciugate tutte le verdure.
  3. Tagliate a rondelle le melanzane e le zucchine, per renderle spesse circa 4 mm.
  4. Pulite i peperoni, eliminando il pistillo.
  5. Tagliate i peperoni a metà e rimuovete i fili ed i semi interni.
  6. Affettate i peperoni a cubetti.
  7. Rimuovete il picciolo dai pomodori e tagliateli a fettine di circa 5 mm di spessore.
  8. Scaldate la griglia per pochi minuti.
  9. Una volta che la griglia è calda, disponetevi sopra i peperoni e lasciateli cuocere 5 minuti, assicurandovi di girare tutte le verdure dal lato opposto a metà cottura.
  10. Trasferite i peperoni cotti in un piatto da portata.
  11. Distribuite sulla griglia le zucchine e cuocete per 3 minuti.
  12. Trasferite anche le zucchine cotte nel piatto.
  13. Fate cuocere le melanzane e rimuovetele dalla griglia dopo 3 minuti.
  14. Lasciate cuocere i pomodori per 4 minuti.
  15. Disponete sullo stesso piatto anche i pomodori e condite con un pizzico di sale, pepe e olio.
  16. Servite le vostre squisite verdure grigliate, come sfizioso antipasto o contorno!

 

Cottura alla piastra

La cottura alla piastra utilizza una superficie piana e riscaldata, come una lastra di ghisa o in acciaio, che può essere liscia o rigata. La piastra ha una forma comunemente quadrata e presenta dei bordi rialzati, permettendo di distribuire il calore in modo uniforme e quindi una cottura più controllata rispetto alla griglia. Essendo una superficie liscia, la piastra trattiene i succhi e il grasso rilasciati dai cibi, creando una sorta di base che può conferire ulteriore sapore. La piastra è perfetta per cibi sottili o delicati come filetti di pesce, frutti di mare, verdure affettate, uova, e carni che devono restare morbide, come petto di pollo o hamburger. Ad esempio, provate la nostra ricetta del pollo alla piastra.

 

Pollo alla piastra

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 petto di pollo tagliato a fette
  • 1 cucchiaio di aceto bianco
  • 1 limone Almaverde Bio
  • 1 vasetto di yogurt
  • Q.b. di pepe
  • Q.b. di rosmarino
  • Q.b. di sale
  • Q.b. di senape

Procedimento:

  1. Frullate lo yogurt e un cucchiaio di senape con un mixer.
  2. Insaporite con aceto, pepe e sale e continuate a frullare.
  3. Accendete il fuoco e fate scaldare la piastra.
  4. Distribuitevi sopra le fettine di pollo.
  5. Condite con il succo di limone, il pepe, il rosmarino e il sale.
  6. Lasciate cuocere per pochi minuti e girate le fettine da entrambi i lati per assicurarvi una cottura uniforme.
  7. Una volta cotto il pollo, trasferitelo nei piatti da portata.
  8. Guarnite con la salsa yogurt e servite il vostro petto di pollo alla piastra ancora caldo!

 

Metodi di cottura giapponese per carni e verdure

La cultura culinaria giapponese oggi è diventata molto popolare poiché prevede dei metodi di cottura leggeri, data la limitata o quasi totale assenza di sostanze grasse come gli oli, e permette quindi di conservare molti nutrienti dei cibi. I vari tipi di cottura della carne e della verdura utilizzati in Giappone preservano la freschezza degli ingredienti e ne mantengono il sapore autentico. Tra le tecniche più diffuse, troviamo: yakimono, mushimono, nimono e agemono, ciascuna delle quali apporta delle sfumature diverse alla preparazione dei piatti. Vediamole più nel dettaglio!

 

Yakimono

Lo yakimono è un metodo di cottura giapponese per carni e verdure, talvolta usata anche per il pesce, che prevede l’utilizzo della griglia o della piastra. Spesso si utilizza una griglia aperta, dove il calore diretto esalta il sapore naturale degli ingredienti. Nello specifico caso della carne, si parla di yakiniku, che è un tipico barbecue giapponese in cui le carni vengono spesso marinate in salse saporite a base di soia, aglio e zucchero, poi accompagnate da verdure grigliate e sughetti. Le marinature sono essenziali in questa tecnica: vengono usate per aggiungere dolcezza o sapidità, senza coprire il gusto dell’ingrediente principale.

 

Mushimono

Il mushimono è una forma di cottura a vapore giapponese, ideale per mantenere la delicatezza di alcuni ingredienti come verdure, tofu e pesce, senza l’aggiunta di oli o altre sostanze grasse. I cibi vengono inseriti in dei cestelli di bambù o in dei contenitori appositi, posti sopra l’acqua bollente. Un esempio classico è il chawanmushi, un piatto simile a un flan, preparato con uova e brodo di pesce, detto dashi, spesso arricchito con funghi e piccoli pezzi di carne o pesce. Questo metodo permette di ottenere una consistenza soffice e dei sapori delicati, senza compromettere la leggerezza.

 

Nimono

La tecnica nimono prevede la cottura in umido attraverso l’utilizzo di un brodo saporito a base di dashi, salsa di soia, mirin (un vino dolce di riso) e sakè (una bevanda alcolica). Carne, pesce e verdure vengono lentamente cotti in questo liquido finché non assorbono i sapori del brodo e non diventano morbidi. Tra i piatti più noti c’è il nikujaga, uno stufato di manzo o maiale, accompagnato da patate e verdure e insaporito da salsa di soia e zucchero. Questa tecnica è apprezzata per la sua capacità di creare piatti ricchi che prevedono un equilibrio tra dolce e salato.

 

Agemono

L’agemono è una tecnica di frittura che include una temperatura dell’olio che, di solito, viene mantenuta tra i 160° e i 180 °C. Infatti, questa frittura si distingue per la precisione con cui viene mantenuta la temperatura e per l’uso di oli specifici, ossia l’olio di sesamo o di arachidi, per mantenere il gusto delicato e la croccantezza uniforme. La principale caratteristica dell’agemono è che i cibi vengono rivestiti con una pastella leggera, con il pangrattato o con un’infarinatura, in base alla texture e al sapore desiderati. Il piatto giapponese più famoso realizzato con questa tecnica di cottura è sicuramente la tempura, che è composta da pastelle di verdure e frutti di mare fritti.

 

 

Fonti:

Almaverde Bio è oggi riconosciuto come il primo marchio di biologico in Italia, grazie ad una costante attenzione alla qualità dei propri prodotti e ad un’accurata selezione dei produttori. Il nostro principale obiettivo è quello di portare sulla tavola dei consumatori prodotti certificati, per un’alimentazione sana e consapevole. Perché Almaverde Bio è… volersi bene!