È domenica e magari abitate in città, ma volete trovare un modo diverso dal solito di passare del tempo di qualità con i vostri figli: perché non una gita in una fattoria didattica per bambini, allora? Tra contatto con la natura, osservazione ravvicinata di animali e attività ludico-ricreative, la giornata all’aria aperta diventa un’esperienza educativa fuori dalla norma.
Quale modo migliore per omaggiare l’estate se non con un’attività all’aria aperta per tutta la famiglia, scoprendo l’ambiente e le attività di una fattoria didattica?
Al giorno d’oggi, per i nostri figli – complice la vita che si svolge prevalentemente in città – è sempre più raro entrare in contatto con animali e natura, un contesto che era tradizionale per le famiglie del passato e che ora è spesso lontano dalla quotidianità di tanti.
Eppure la vicinanza a flora e fauna è essenziale, e già lo rilevava Maria Montessori in riferimento ai suoi contemporanei, facendo un discorso valido come e più di allora:
«[…] Il bambino ha bisogno di vivere naturalmente, di “vivere” la natura e non soltanto di conoscerla, studiandola o ammirandola. E non basta introdurre l’igiene infantile, l’educazione fisica, una maggiore esposizione dei bambini all’aria libera, perché “Il fatto più importante risiede proprio nel liberare possibilmente il fanciullo dai legami che lo isolano nella vita artificiale creata dalla convivenza cittadina”»[1].
I motivi per far esperire l’ambiente ai bambini sono tanti e piuttosto convincenti: dalla stimolazione sensoriale diffusa che la natura offre (il contrario dell’attenzione intenzionale che si attiva davanti a uno schermo, per esempio); alla possibilità di camminare, correre, saltare e arrampicarsi, sollecitazioni essenziali per prendere confidenza con il proprio corpo, la fatica e lo sforzo; fino agli spunti per la creatività e l’immaginazione che la natura dà al bambino: un ambiente più selvaggio di quello domestico (e “addomesticato”!) aiuta a sviluppare l’iniziativa e la capacità di trovare soluzioni diverse dal solito.
Per tutti questi motivi, le cascine didattiche rappresentano un ottimo esempio di “riavvicinamento” alla natura perché fanno vivere a bambini e bambine una giornata in campagna dove si può conoscere la vita degli animali e delle piante, mentre vengono stimolati sia il loro spirito critico che la loro curiosità.
A livello italiano, la fattoria didattica per bambini è una realtà riconosciuta e consolidata da circa 20 anni: proprio nel 2000, infatti, è stato realizzato il primo censimento nazionale delle Fattorie Didattiche e la relativa Mappa, grazie al finanziamento e alla collaborazione del Ministero dell’Ambiente. Ad oggi si contano più di 2.700 fattorie didattiche accreditate, concentrate su tutto il territorio italiano, e molto diversificate tra di loro in base a regione e territorio.
Il motivo di questo successo risiede anche nell’evoluzione del settore verso un’agricoltura dalla vocazione multifunzionale, con l’adozione di un portafoglio di prodotti e servizi assai più ampio.
L’attività di fattoria didattica per bambini può infatti svolgere una funzione importante di traino per un’impresa agricola e avere il ruolo di primo forte coinvolgimento nella riscoperta della cultura e delle tradizioni rurali, creando le condizioni per una campagna più collegata alla vita di città.
Molte regioni italiane hanno approvato normative per l’accreditamento delle fattorie didattiche, che prevedono standard specifici su aspetti fondamentali legati a questo tipo di azienda: la cascina didattica deve essere un luogo eco-compatibile, adottando sistemi di produzione biologica e/o integrata, come anche produzioni tipiche di qualità; accogliente per realizzare attività didattiche in caso di maltempo e non solo nella bella stagione; educativa per i percorsi didattici proposti, su temi di educazione ambientale, alimentare, al gusto e alla ruralità; e infine sicura perché rispetta le norme sanitarie e di sicurezza vigenti.
Ma, nello specifico, quali sono le attività che le fattorie didattiche propongono a famiglie, scuole e gruppi di visitatori? Ne vediamo insieme alcune, sempre tenendo a mente che ogni luogo ha le sue eccellenze e caratteristiche, e che dunque da Nord a Sud la fattoria didattica può variare sensibilmente nell’offerta delle giornate all’aperto per i più piccini e i loro accompagnatori.
Fattoria didattica per bambini: un mondo da scoprire!
Dare il fieno alle caprette, accarezzare i conigli, raccogliere le uova, ammirare da vicino oche, anatre, maialini, asini, capre, pecore e anche mucche: senza dubbio i bambini saranno curiosissimi di osservare gli animali della fattoria e non, scoprire cosa mangiano, come vivono e cosa ognuno di essi produce.
Ma la fattoria didattica è anche molto altro, tra cui attività guidate di equitazione, la mungitura a mano delle caprette, o anche l’osservazione della complessa società delle api: per esempio, i bambini avranno qui l’opportunità di conoscere la vita di questo insetto così importante nell’ecosistema, e alcune strutture prevedono persino laboratori per costruire una vera arnia!
Oltre all’orto didattico, poi, le attività laboratoriali sono innumerevoli: nelle fattorie didattiche è facile e divertente appassionarsi all’educazione alimentare, comprendere il ciclo del grano, del latte e anche della lana e – è il caso di dire – si impara tutto con “le mani in pasta”, dalla lavorazione del formaggio all’impasto del pane.
E per esprimere al massimo la propria espressività, ci sono anche laboratori più “artistici” che consistono nella produzione di ceramica, sapone e candele, come pure passare pomeriggi fatti di riciclo creativo e di mosaici creati con frutta e verdura di stagione estiva o frutta e verdura di stagionalità invernale.
E per essere stimolati dalla testa alla punta dei piedi… Barefooting: un percorso dove si cammina scalzi calpestando materiali diversi.
E per i genitori?
Anche i genitori possono trovare nelle fattorie didattiche il luogo ideale per ristabilire un rapporto con natura e tradizione.
Ad esempio, le fattorie didattiche per bambini permettono il contatto diretto tra produttore e consumatore, e tramite ciò può svilupparsi una nuova consapevolezza del ciclo di vita dei frutti della terra, della stagionalità dei prodotti e del territorio rurale locale. Non secondario è anche l’aspetto che riguarda l’acquisto diretto presso questi stessi produttori locali, in quanto molte fattorie didattiche hanno punti vendita in azienda: tutti aspetti che si sposano bene con l’idea, sempre più in voga, di turismo gastronomico e gite in Italia.
Inoltre, varie fattorie didattiche italiane sono fornitrici di GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), gruppi d’acquisto formati da persone che decidono di acquistare all’ingrosso prodotti alimentari da ridistribuire tra loro, scegliendo di preferire la qualità e la produzione locale.
In più, bando allo stress! Le fattorie didattiche per bambini e il loro ambiente rappresentano anche un luogo dove passeggiare e praticare sport all’aria aperta per rigenerarsi e trascorrere qualche giorno lontano dalla frenesia cittadina.
In ultimo, insieme all’acquisto di prodotti biologici e al relax nel verde, molto importante è anche la dimensione educativa e di trasmissione dei saperi che viene portata avanti nelle fattorie didattiche: dall’educazione al gusto per imparare a riconoscere i sapori autentici, al ripensamento del mestiere dell’agricoltore – spesso frainteso dai non addetti al settore –, senza dimenticare il ruolo essenziale della memoria contadina, perché per interpretare il presente ci vuole sempre una solida conoscenza di quello che è il passato da cui veniamo.