Verso un mondo più etico: la tutela dell’ambiente a partire dalle confezioni sostenibili!
Scegliere l’agricoltura biologica significa non soltanto avere la garanzia che i prodotti vengano coltivati senza prodotti chimici di sintesi, ma anche che tutte le fasi della filiera produttiva rispettino l’ambiente e i suoi equilibri. Per questo, è importantissimo assicurarsi di acquistare prodotti con un packaging sostenibile.
Ma sapete cosa sono le confezioni sostenibili? Si tratta di tutti quegli imballaggi riciclabili e compostabili, ideati in modo tale da ridurre l’impatto ambientale al minimo. Leggete questo articolo per scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulle confezioni sostenibili e perché sono importanti!
I vantaggi e l’importanza delle confezioni sostenibili
Ad oggi, tutti sappiamo quanto sia fondamentale cercare di preservare il nostro pianeta. Ma come fare per limitare l’inquinamento e gli sprechi? È necessario cercare di ridurre nel quotidiano l’uso di certi materiali non riciclabili e da qui nasce l’importanza di ricorrere alle confezioni sostenibili.
L’uso delle confezioni sostenibili risponde a due obiettivi:
- da un lato, garantire la protezione del prodotto contenuto all’interno, sin dalla fase di produzione fino a quella del consumo
- dall’altro, informare in materia di igiene e sicurezza mediante l’inserimento di etichette specifiche. In questo modo, il consumatore avrà la certezza di acquistare un prodotto che salvaguarda l’ambiente
I packaging sostenibili rispondono a una scelta ecologica sia per le aziende, che dimostrano di avere tra i loro valori la cura dell’ecosistema, sia per i consumatori, sempre più orientati a scelte green. Scoprite di più su come il biologico aiuti a preservare la salute e l’ambiente nel nostro articolo dedicato.
Caratteristiche degli imballaggi sostenibili
La definizione di confezione sostenibile rispecchia un ciclo di produzione, utilizzo e riciclaggio dell’imballaggio che deve avere determinate caratteristiche:
- utilizzo di materiali riciclabili, eco-friendly e possibilmente biodegradabili
- peso e volume degli imballaggi ridotti il più possibile
- etichette che informino i consumatori sulle corrette modalità di smaltimento, in modo da garantire la raccolta differenziata
Il risultato sarà un packaging riciclabile, compostabile e biodegradabile. Ma questo cosa significherà?
Un materiale è definito compostabile quando può essere conferito nei rifiuti organici. Sottoposto ad uno specifico processo di degradazione negli impianti di compostaggio verrà trasformato in compost, una sostanza nuova che può essere usata come concime per il terreno. I prodotti confezionati con materiali adatti al compostaggio presentano l’etichetta Ok Compost.
Le confezioni sostenibili sono anche biodegradabili perché sono costituite da materiali in grado di decomporsi naturalmente. Grazie all’azione di agenti biologici, per esempio il sole, i materiali biodegradabili saranno ridotti in sostanze più semplici, come acqua, anidride carbonica e metano.
Compostaggio in sintesi
Vediamo più nel dettaglio in cosa consiste il compostaggio, il processo di degradazione dei materiali che permette di trasformarli in compost.
Il compost è una sostanza ricca di elementi organici che lo rendono ideale per la concimazione in agricoltura o per il rinvaso di piante e fiori, perché in grado di migliorare la struttura del suolo e di arricchirlo di elementi fondamentali, come il fosforo e l’azoto. Come attivatore biologico, il compost è inoltre capace di aumentare la biodiversità della microflora ed è uno dei modi più efficaci per ottenere fertilizzanti naturali.
Il compostaggio avviene in due fasi:
- la prima fase, detta attiva, dura poche settimane in cui i microrganismi, attraverso un processo di idrolisi, degradano le particelle organiche più facilmente decomponibili
- la seconda fase, definita di maturazione, prevede la concentrazione e la successiva umificazionedella frazione meno degradabile, in cui la sostanza organica viene trasformata in humus. Questa fase può durare anche più di due o tre mesi
L’adozione del compost in agricoltura è un beneficio a tutto tondo. L’uso del compost, infatti:
- garantisce un evidente risparmio economico
- migliora la qualità del terreno, permettendo di conservarne la fertilità nel lungo periodo
- contribuisce al sequestro di carbonio nel terreno e quindi alla riduzione dei gas serra, limitando il problema dell’innalzamento delle temperature a livello globale
- migliora la qualità dei prodotti
- si inserisce a pieno titolo in un modello di economia circolare per un utilizzo più efficiente e sostenibile delle risorse
Con queste caratteristiche, le confezioni saranno ecosostenibili avranno un basso impatto ambientale!
Qual è il packaging più sostenibile?
Entriamo più nel dettaglio e capiamo di che cosa sono fatte le confezioni sostenibili e come scegliere le migliori.
Per prima cosa, l’elemento essenziale da tenere in considerazione è il materiale per il packaging sostenibile. I materiali dovranno provenire da materie prime naturali o da fonti rinnovabili, rispondendo alle esigenze di salvaguardia del suolo.
Ecco alcuni esempi dei materiali più utilizzati nella realizzazione di confezioni sostenibili:
- bioplastiche, che si decompongono in alcuni giorni
- carta
- cartone e cartone ondulato riutilizzabile
- cellulosa
- fibre di legno vergine
- plastica biodegradabile o plastica monouso composta di alga per confezioni alimentari
- pluriball biodegradabile
- polietilene ad alta densità
- tessuti a base di cotone rigenerato
- vetro
- tutti quei materiali che derivano da scarti alimentari o materie prime vegetali, ad esempio rivestimenti in mais o altri cibi
Quello che viene considerato il packaging più sostenibile in assoluto, nonché il più usato dalle aziende, è il cartone. Solitamente, l’imballaggio in cartone è biodegradabile all’80% oppure è costituito di per sé da materiale riciclato. È conveniente anche sotto tanti altri punti di vista: è resistente, leggero ed economico.
Perché scegliere un packaging sostenibile: l’UE e l’economia circolare
Accanto al riscaldamento globale e ai mutamenti climatici, l’inquinamento da plastica è una delle più grandi emergenze ambientali del nostro presente. Per raggiungere un mondo sostenibile, dobbiamo ambire a creare un’economia circolare, in cui si punta a svolgere tre azioni principali: ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti. La possibilità di riciclare e di riutilizzare favorisce una sensibile diminuzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il primo passo che possiamo fare per ridurre l’inquinamento da plastica è rispettare la raccolta differenziata e preferire sempre confezioni riciclate e riciclabili.
L’Unione Europea nel 2021 ha segnalato un aumento dei rifiuti di imballaggio del 24% rispetto al 2010, dovuto principalmente agli acquisti online e alle consegne a domicilio. Gli imballaggi non sostenibili contribuiscono alle emissioni di CO2 e all’inquinamento dei mari.
Per questi motivi, nel 2022 la Commissione europea ha proposto una revisione della direttiva del 1994 in materia di imballaggi, al fine di trasformarla in un regolamento direttamente applicabile agli Stati membri. Questa proposta affiancherebbe gli obiettivi già presenti nel Green Deal europeo e nel piano d’azione per l’economia circolare, perseguendo quattro obiettivi:
- ridurre la quantità di rifiuti da imballaggio
- vietare alcuni tipi di imballaggi monouso, come le cannucce in plastica non riciclabile
- promuovere un’economia circolare
- favorire l’armonizzazione delle norme sugli imballaggi nei Paesi dell’Unione
Con questa proposta, l’UE si impegna entro il 2030 a rendere riciclabili tutti gli imballaggi in modo economicamente sostenibile e di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica. In termini numerici, rispetto al 2018, l’UE si propone di ridurre i rifiuti di imballaggio in questo modo: del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035, del 15% entro il 2040.
Per dare vita a dei modelli standard di packaging sostenibile europeo, inoltre, sarà apposta sulle confezioni una nuova etichetta di imballaggi riutilizzabili.
Sotto questo risvolto, all’Italia spetta un significativo merito. Negli ultimi anni, infatti, il nostro Paese ha fatto passi da gigante sul fronte della raccolta differenziata, con una percentuale di recupero dei rifiuti che si avvicina all’80%. Grandi passi sono stati eseguiti anche nella grande distribuzione per prodotti biologici.
Il food packaging sostenibile
Le confezioni sostenibili sono particolarmente usate nell’industria alimentare perché sono adatte alla conservazione dei prodotti. Tra tutte, la più utilizzata è il cartone ondulato, ma ci sono diversi packaging alimentari sostenibili ricavati da prodotti naturali come fecola di patate, fibre di legno, mais o alghe.
Tra i cibi che possono essere confezionati con questo tipo di imballaggio sostenibile possiamo menzionare: formaggi, salumi, surgelati, prodotti gastronomici e molti altri.
Ma perché il packaging sostenibile è particolarmente vantaggioso per gli alimenti? Una confezione sostenibile è in grado di conservare al meglio gli alimenti per diversi motivi: protegge il contenuto, preserva le proprietà dei cibi quali aroma, freschezza, gusto, consistenza, e ne garantisce l’integrità in caso di trasporto. Il risultato sarà una confezione funzionale, responsabile e green!
Il packaging alimentare sostenibile di Almaverde Bio
Dopo aver letto tutti i vantaggi dell’utilizzare le confezioni sostenibili, siete pronti a fare delle scelte che rispettano l’ambiente!
Almaverde Bio si impegna nella selezione di packaging realizzati con materiali riciclati e riciclabili, benché non tutti compostabili. A partire dal 2017, utilizza il suo packaging biodegradabile identificato con il logo Ok Compost. La confezione sostenibile per i prodotti vegetali surgelati è ottenuta da bioplastiche di origine vegetale. L’innovativo packaging è stato messo a punto da Fruttagel, la Società Cooperativa di Alfonsine (Ra) specializzata nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli freschi in prodotti che conservino intatte le loro proprietà naturali, per il benessere alimentare delle persone.
Inoltre, per il settore dell’ortofrutta fresca, l’azienda biologica Canova, licenziataria del marchio Almaverde Bio, sta mettendo a punto nuove confezioni compostabili per frutta e verdura fresca, composte da un vassoio realizzato con materiali di origine vegetale, etichetta compostabile e flowpack realizzato con fonti rinnovabili a base di cellulosa. La confezione compostabile può essere smaltita comodamente nella raccolta organica, ai sensi della normativa UNI EN 13432:2002 dall’ente europeo Vincotte, che ha certificato l’intera filiera di produzione del packaging.
Ma quali sono le ricadute positive per l’ambiente? Il nostro packaging sostenibile si inserisce in un trend positivo che ogni anno produce in Italia un milione di tonnellate di compost creato grazie alla differenziazione dell’organico.
Non vi resta che cominciare a fare delle scelte sostenibili al momento della spesa! Per scoprire di più, leggete i nostri articoli sull’importanza della certificazione biologica e del logo biologico. Il mondo biologico non avrà più segreti per voi!
Fonti:
Consiglio europeo – Imballaggi
Rappresentanza in Italia, Commissione europea – Comunicato stampa “Green Deal Europeo: mettere fine allo spreco di imballaggi, promuovere il riutilizzo e il riciclaggio”