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cavolfiore viola

Cavolfiore viola: proprietà e utilizzi in cucina

Bello da vedere e ottimo da gustare!

Icavolfiore viola appartiene alla famiglia delle Crucifere e nasce dall’incrocio tra il cavolo broccolo e il cavolfiore comune.  Conosciuto come “Violetto di Sicilia”, deve il suo particolarissimo colore ad un’alta concentrazione di antociani, pigmenti naturali che si trovano anche nelle melanzane e nei mirtilli e che hanno numerose proprietà antiossidanti. Oltre ad essere ricco di benefici per il nostro organismo, il cavolfiore viola si presta a varie preparazioni: dalla cottura al forno alla marinatura.

Scoprite tutte le proprietà di questo ortaggio e i diversi utilizzi che se ne fanno in cucina!

Cavolfiore viola: proprietà

cavolfiore viola proprietà

Il cavolfiore viola è un ortaggio ricco di benefici per il nostro organismo. Come accennato in precedenza, contiene alti livelli di antociani, sostanze appartenenti al gruppo dei flavonoidi che hanno proprietà antinfiammatorie e aiutano il corpo a combattere i radicali liberi. Questa particolare tipologia di cavolfiore è considerata un vero e proprio antiossidante naturale, perché interviene sui processi di invecchiamento delle cellule e potenzia il sistema immunitario. Secondo numerosi studi, il cavolfiore viola aiuterebbe a prevenire molte malattie croniche e cardiovascolari, grazie alle sue proprietà depurative.

Come il cavolfiore comune, anche il cavolfiore viola è un ortaggio decisamente leggero ma molto nutriente: 100 grammi di cavolfiore cotto equivalgono ad appena 31 calorie. Ricco di vitamine del gruppo B e sali minerali, il cavolfiore viola aiuta nella produzione di energia, supporta il sistema immunitario e possiede benefici a livello osseo, grazie al suo elevato apporto di vitamina A che aiuta a sviluppare e rafforzare le ossa.

 

Composizione del cavolfiore viola

Secondo la ricerca di Kapusta-Duch et al. (2019), i valori dei componenti di base di questo ortaggio per 100 g di prodotto fresco sono i seguenti:

Componenti Valore per 100 g
Vitamina C (mg) 63.2
Polifenoli (mg) 126.35
Antociani (mg) 7.18
Trolox (µmol) 7.33
Tiocianati (mg) 2.41
Nitrati (mg) per 1000 g 55.56
Nitriti (mg) per 1000 g 1.65

 

In particolare, i polifenoli rappresentano un gruppo di sostanze organiche a cui appartengono i flavonoidi, già menzionati in precedenza assieme agli antociani. Questi ultimi sono dei pigmenti vegetali che determinano la tonalità particolare del cavolfiore viola. La capacità antiossidante dell’alimento viene espressa in equivalenti di Trolox, un antiossidante che deriva dalla vitamina E. I tiocianati rappresentano invece un gruppo di composti organici e inorganici, mentre i nitrati e nitriti sono sostanze presenti in diversi alimenti di origine vegetale, soprattutto negli ortaggi limitatamente esposti alla luce solare.

 

Cavolfiore viola: come cucinarlo

Dopo aver visto le innumerevoli proprietà, scopriamo insieme come cucinare il cavolfiore viola e come gustarlo a crudo per assumere tutti i suoi nutrienti. Qui troverete diverse ricette che hanno come protagonista questo meraviglioso ortaggio!

 

Cavolfiore viola al forno

cavolfiore viola come cucinarlo

Il cavolfiore viola è ottimo al forno, sia con un filo d’olio che gratinato. Per cucinarlo al forno, bisogna prima di tutto pulirlo, lavarlo e metterlo a bollire: sono sufficienti 30 minuti per una sbollentata veloce. Fatelo raffreddare e, successivamente, adagiatelo su una teglia imburrata, aggiustando di sale e pepe e aggiungendo spezie a vostro piacimento. Se vi piacciono i piatti speziati, provate il cavolfiore arrosto con paprika e curcuma! Per il cavolfiore viola gratinato dovete seguire lo stesso procedimento ma, al momento di metterlo in cottura, dovrete ricoprirlo di parmigiano a scaglie. Una volta cotto, si formerà una crosticina dorata e croccante che renderà questa verdura ancora più sfiziosa.

 

Ma è vero che il cavolfiore viola da cotto diventa blu?

cavolfiore viola cotto diventa blu

La risposta è sì! Come detto in precedenza, il suo colore deriva dall’elevato contenuto di antociani e questi pigmenti naturali sono sensibili al pH dell’ambiente. In particolare, gli antociani in ambiente alcalino tendono verso il colore blu e in ambiente acido possono intensificare il viola. Durante la cottura, il calore può alterare il pH e, di conseguenza, portare l’ortaggio ad assumere una colorazione bluastra. Se volete evitare questo cambiamento di colore, potete aggiungere un cucchiaio di succo di limone all’acqua di cottura e assicurarvi di non far bollire troppo il cavolfiore.

 

Cavolfiore viola crudo

cavolfiore viola crudo

Se non avete tempo di cucinare, potete gustare il cavolfiore viola crudo condendolo come una normale insalata con olio, sale e limone. In alternativa, potete assaporare questo ortaggio a crudo utilizzando la tecnica della marinatura: vi basterà tagliare il cavolfiore eliminando il gambo, unirlo a del pane imbevuto di aceto e condire il tutto con olio d’oliva e un po’ di prezzemolo.

Il cavolfiore viola crudo, oltre ad essere veloce da preparare, mantiene intatte tutte le proprietà e permette di assumere una maggiore quantità di nutrienti. Un’altra idea per preparare i cavolfiori mantenendo tutti i loro benefici è la ricetta del cous cous di cavolfiore, un piatto con poche calorie e tantissime vitamine!

 

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Se invece siete curiosi di scoprire qualche altra ricetta con il cavolfiore, date un’occhiata al nostro blog e troverete idee per primi piatti, contorni e dessert!

 

Fonti:

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